IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visto  il  proprio decreto, in data 28 novembre 2008, con il quale,
ai  sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n. 3 del decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267, il consiglio comunale di San
Ferdinando   (Reggio   Calabria)  e'  stato  sciolto  a  causa  delle
dimissioni  contestualmente  rassegnate da nove consiglieri su sedici
assegnati;
  Considerato che dall'esito di approfonditi accertamenti sono emersi
collegamenti diretti ed indiretti tra ex componenti del consesso e la
criminalita' organizzata locale;
  Considerato,   altresi',   che   la   permeabilita'   dell'ente  ai
condizionamenti  esterni  della criminalita' organizzata arreca grave
pregiudizio  agli  interessi della comunita' amministrata limitandone
il libero esercizio dei diritti costituzionalmente garantiti;
  Ritenuto  che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento
e  deterioramento dell'amministrazione comunale di San Ferdinando, si
rende    necessario    l'intervento    dello    Stato   mediante   un
commissariamento   di  adeguata  durata,  mirato  al  ripristino  dei
principi democratici e di liberta' collettiva;
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  Vista  la  proposta  del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 23 aprile 2009;

                              Decreta:


                               Art. 1.

  La  gestione  del comune di San Ferdinando (Reggio Calabria) il cui
consiglio  comunale  e'  stato  sciolto  con  il  citato  decreto  e'
affidata,   per   la   durata  di  diciotto  mesi,  alla  commissione
straordinaria composta da:
   dott.ssa Maria Nicolo' - viceprefetto;
   dott.ssa Alfonsa Calio' - viceprefetto aggiunto;
   dott. Giovanni Barila' - direttore amministrativo-contabile.